‘La mozione del Pd a prima firma Ranucci è un testo importante perchè da una parte si evidenziano le criticità e i ritardi accusati dal nostro Paese sul fronte dell’infrastrutturazione dedicata alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e dall’altra si indicano gli obiettivi di fondo, per altro coerenti con le decisioni già adottate dal Governo, in particolare con il Piano nazionale strategico per la banda ultra-larga, che consistono nel restituire al sistema Paese, e all’insieme degli operatori pubblici e privati, gli strumenti per compiere, insieme, quel salto di competitività e di qualità della cittadinanza, che oggi ci è precluso dai ritardi accumulati nel corso del tempo e che profilano davanti a noi un gap negativo che va assolutamente colmato.
Il Piano varato dal Governo è, in questo senso, molto ambizioso e sfidante.

A fronte di questo compito di portata epocale, a buon titolo da considerarsi, una delle “riforme strutturali” indispensabili e non rinviabili per rimettere in moto in modo duraturo la crescita, non solo economica, del nostro Paese, la mozione indica al Governo alcune priorità e alcune leve su cui agire: dai distretti industriali quale ambito prioritario d’intervento alla necessità di una integrazione concordata e progressiva della fibra ottica sull’intera rete nazionale, dalla semplificazione e messa in coerenza delle norme destinate a incentivare e regolare l’intervento del capitale privato all’utilizzo efficace delle risorse pubbliche, indispensabili per colmare il divario digitale nei clusters più svantaggiati e preclusi a un incisivo intervento del mercato, e di quelle europee. Mi sembra poi molto importante insistere nello sviluppo di un apposito piano di alfabetizzazione digitale. Si tratta di una questione che riguarda la “qualità della cittadinanza”.

L’inclusione dell’intero territorio nazionale, e delle comunità in esso insediate, anche nelle condizioni più difficili, periferiche e marginali, nel pieno accesso alle tecnologie delle informazione e della comunicazione è oggi cruciale nel definire le stesse condizioni basilari di accesso pieno alla cittadinanza.
Per questo è importante che la mozione segnali anche l’esigenza di un salto di qualità culturale nella percezione di tutte le implicazioni, ripeto non solo strettamente economiche, che il divario digitale negativamente scandisce: determinando ricadute drammatiche nell’accentuarsi del divario tra le parti più avanzate e quelle meno dinamiche della nazione e segnando ulteriori lacerazioni, generazionali, territoriali e sociali’. Lo ha affermato il senatore del Pd Daniele Borioli, nella sua dichiarazione di voto sulle mozioni riguardanti la realizzazione della rete a banda ultra larga.

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