Dichiarazione delle Senatrici e dei Senatori del Pd Valeria Fedeli, Linda Lanzillotta, Rosa Maria Di Giorgi, Carlo Pegorer, Angelica Saggese, componenti del Consiglio di Presidenza del Senato
‘Sulla cancellazione degli assegni vitalizi e delle pensioni a favore dei parlamentari condannati, in via definitiva, per reati di particolare gravità, eravamo già d’accordo, dal punto di vista politico, sin dal luglio 2014, insieme agli altri componenti del Consiglio di Presidenza. Avevamo inoltre convenuto che, data la qualità della scelta, fosse necessario coinvolgere anche la Camera dei Deputati’.
Lo dichiarano le Senatrici e i Senatori del Pd Valeria Fedeli, Linda Lanzillotta, Rosa Maria Di Giorgi, Carlo Pegorer, Angelica Saggese, componenti del Consiglio di Presidenza del Senato.
‘La nostra – spiegano i parlamentari democratici – è una scelta di forte moralizzazione della funzione politica, che deve poter garantire la dignità del Parlamento e rafforzarne il patto di fiducia con i cittadini’.
‘Anche alla luce dei numerosi e non unanimi pareri di qualificati costituzionalisti – proseguono le senatrici e i senatori – abbiamo ribadito con il nostro voto in consiglio di presidenza la nostra condivisione della proposta di delibera avanzata dal Presidente Grasso, al cui giudizio ci affidiamo per quanto concerne la costituzionalità e la legittimità del provvedimento, nonchè della prevista restituzione dei contributi, detratti gli importi già percepiti come vitalizio e pensione, e della possibilità di tornare a percepire la pensione in caso di riabilitazione che estingua il reato’.
‘Crediamo – concludono i componenti del Consiglio di Presidenza del Senato del Pd – che il compimento del complesso ma necessario lavoro svolto per valutare, nel merito e nel metodo, la cancellazione del vitalizio e della pensione agli ex parlamentari condannati per reati così gravi come associazione per delinquere, corruzione, contraffazione, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, rappresenti oggi un netto passo avanti coerente con quel dovere di disciplina, onore e rispetto delle istituzioni che la nostra Costituzione attribuisce all’esercizio delle funzioni pubbliche, e abbiamo insistito affinché Senato e Camera si muovessero in pieno accordo’.

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