‘Lavoro Antimafia è servito: sappiamo che in 5 regioni niente impresentabili, in Puglia solo 4. Contro mafia non servono grilli parlanti ma atti concreti’.
‘A Giarrusso dico che la tesi secondo la quale il Pd sta lavorando per nascondere le vicende giudiziarie di De Luca è semplicemente ridicola. Da giorni, in questa campagna elettorale, si discute solo della Campania e della legge Severino. La verità è che probabilmente Giarrusso si aspettava di usare i risultati del lavoro della Commissione Antimafia come un’arma da utilizzare contro il Pd: capisco dunque la delusione, nel constatare che le liste del Pd sono pulite e composte secondo un codice etico più restrittivo di quello dell’antimafia’. Lo dice il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia.
‘Se Giarrusso partecipasse ogni tanto ai lavori della Commissione – continua Franco Mirabelli – saprebbe che, sul fronte dell’analisi delle candidature, così come su molti altri aspetti, l’Antimafia ha compiuto un grande lavoro nella lotta alla criminalità organizzata. La battaglia contro la mafia non ha bisogno di grilli parlanti che la usano per fare propaganda elettorale, ma di serietà, di responsabilità e di atti concreti. Sono atti concreti le leggi che abbiamo approvato in questa legislatura, come la legge anticorruzione, quella sul voto di scambio e quella sull’autoriciclaggio, tutte normative approvate con il voto contrario del M5s. Ed è un atto concreto per la Commissione Antimafia essersi assunta la responsabilità, di fronte alle preoccupazioni emerse in questa campagna elettorale di verificare le liste regionali sulla base del proprio codice di autoregolamentazione. Grazie a questo lavoro i cittadini di 5 regioni che vanno al voto sanno che, dal punto di vista della nostra Commissione, non ci sono impresentabili in nessuna lista, in Puglia conoscono le 4 persone la cui posizione viola il codice di regolamentazione e domani si concluderà l’indagine sulla Campania. Tutto ciò è stato fatto per la prima volta nella storia dell’Antimafia, in assenza di strumenti efficaci e con tempi stretti per operare. Non riconoscere tutto questo è sbagliato, dà un messaggio negativo ai cittadini, accredita l’idea che politica e istituzioni non stiano lavorando per combattere l’illegalità. E’ chiaro che chi oggi valuta il lavoro dell’Antimafia dal numero di impresentabili ha il solo obiettivo di screditare politica e istituzioni. E questo – conclude Mirabelli – è inaccettabile da chi siede in Parlamento’.

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