Lo ha deciso la presidente Bindi per evitare fughe di notizie
‘Confermo che né i membri dell’ufficio di presidenza, né i capigruppo e neanche nessuno, che io sappia, dei componenti della commissione Antimafia ha potuto leggere i nomi della lista prima che fossero annunciati alla stampa poiché, questa la motivazione addotta dalla presidente Bindi, si volevano evitare fughe di notizie. Avevamo detto dall’inizio di questa vicenda che attribuire all’Antimafia un ruolo di controllo delle liste prima del voto sarebbe stata una forzatura. La scelta di includere nella lista della commissione, a due giorni dal voto, la figura di un candidato presidente senza che vi fosse il tempo per approfondire le sue reali responsabilità, costituisce una forzatura ulteriore che rischia di condizionare indebitamente il risultato elettorale’. Lo dichiara il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione parlamentare Antimafia.

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