Rendere nel nostro Paese più semplice e veloce la richiesta d’asilo e l’integrazione dei rifugiati, alla luce della svolta compiuta dalla Commissione europea con l’adozione dell”Agenda europea globale sulla migrazione’. E’ quanto chiede al governo una mozione presentata dalla senatrice democratica Nicoletta Favero e sottoscritta anche da senatori Di Giorgi, Susta, Zavoli, Cociancich, Cirinna’, Cardinali, Ginetti, Filippi, Margiotta, Pezzopane, Sollo, Mattesini, Amati, Fasiolo, Lucherini, Valdinosi, Padua, Ricchiuti, Orru’, Giacobbe (Pd) Fravezzi, Romano (Aut), Molinari (Misto).
‘Nel corso del 2014 – spiega Nicoletta Favero – secondo l’Eurostat, il numero dei richiedenti asilo è più che raddoppiato, passando dai circa 26 mila del 2013 ad oltre 64 mila. Tuttavia il sistema dell’accoglienza e della gestione dei richiedenti asilo e protezione internazionale nel nostro Paese presenta diverse criticità. Manca personale addetto alle traduzioni, cosa che comporta errori nell’identificazione dei richiedenti e nella valutazione delle domande. Spesso i migranti non conoscono i propri diritti, né le procedure. Le commissioni territoriali, che devono ricevere e valutare le domande, sono poche in tutta Italia e spesso non hanno le competenze adeguate. Tutto questo rallenta l’iter burocratico della richiesta di asilo, che attualmente dura in media oltre 2 anni, inficiando anche i percorsi di integrazione, organizzati dalle varie associazioni umanitarie e dalle comunità locali. E’ per questo che con la mozione – prosegue Nicoletta Favero – chiediamo che il Senato impegni il governo a completare il quadro normativo sull’asilo attraverso un Testo unico e regolamenti che assicurino ai richiedenti e agli operatori un sistema di riferimento certo ed univoco, che possa assicurare certezza nelle decisioni. E’ poi necessario incrementare le commissioni territoriali competenti, integrandole con tutte le competenze necessarie a garantire in tempi certi e rapidi l’esito della procedura. Va assicurata l’integrazione dei richiedenti asilo nei progetti di inserimento scolastico e lavorativo, sostenendo l’attività delle amministrazioni locali e di tutti gli operatori istituzionali, sociali e volontari che possano essere coinvolti in progetti di sperimentazione di buone pratiche locali’.

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