‘La legge delega che il Senato si accinge a licenziare assume effettivamente il carattere di provvedimento di grande riforma economica e sociale introducendo novità da lungo tempo attese’.
Così il senatore del Partito democratico Lodovico Sonego nel corso del suo intervento in Senato sulla riforma del codice degli appalti.
‘Tra i punti rilevanti – evidenzia Sonego – l’assegnazione dei servizi sociali e quelli di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica solo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa escludendo il massimo ribasso. I servizi pubblici con una intensità di manodopera superiore al 50% del costo verranno assegnati con una clausola sociale a tutela degli addetti, nel rispetto dei contratti nazionali di lavoro che garantiscono le migliori condizioni, escludendo il criterio del massimo ribasso. Gli appalti integrati si potranno fare solo se il contenuto di alta innovazione tecnologia supera il 70% del valore della gara’. ‘Altre importanti modifiche sono quelle relative alla scelta da parte del contraente generale del direttore dei lavori e del collaudatore, che saranno scelti con sorteggio da un albo nazionale di soggetti abilitati. Le varianti in corso d’opera di importo superiore a determinata soglia portano alla rescissione del contratto di appalto e, In materia di autostrade, l’individuazione del principio delle gare per il rilascio o il rinnovo delle concessioni. A tale proposito, un emendamento congiunto di governo e relatore prevederà l’applicazione dell’articolo 17 della direttiva 23/2014, ovvero la facoltà di ricorso alle ‘gestioni In House’ quando la concessionaria sia controllata al 100% da soggetto pubblico’
‘Tale la norma offrirà ai proprietari pubblici opportunità ma implicherà nel contempo un salto in avanti nelle capacità di governo’ conclude l’esponente pd.