‘Oggi a Strasburgo il Segretario generale del Consiglio d’Europa Jagland ha indicato l’Italia ad esempio per gli altri Stati membri sul tema complicatissimo della risoluzione del sovraffollamento delle carceri. È un tema fondamentale, per i diritti e la dignità della persona, che contraddistingue la qualità dello stato di diritto di un Paese, perchè-come diceva Voltaire- ‘la civiltà di un popolo si misura dalle sue carceri’. Fino alla scorsa legislatura, l’Italia era esempio negativo, tanto da indurre il Presidente Napolitano ad un durissimo intervento in cui si sollecitavano Governo e Parlamento a intervenire per sanare una realtà carceraria devastante che contrastava nettamente con la funzione rieducatrice della pena che è scritta nella nostra Costituzione. Per la situazione delle nostre carceri, sono insopportabilmente alti i numeri dei suicidi (di detenuti e agenti penitenziari), delle morti per malattie non diagnosticate, dei rischi di recidiva anzichè di rieducazione. Se oggi l’Italia sta risolvendo con buone pratiche un problema così drammatico, che riguarda molte situazioni di emarginazione, disperazione, povertà, allora vuol dire che è un Paese più giusto, più forte, più democratico. Il riconoscimento al Ministro Orlando per il lavoro svolto da parte del Segretario del Consiglio d’Europa è un riconoscimento politico di grande rilievo. Oggi possiamo essere orgogliosi del nostro Paese e del nostro Governo, e sta a noi evitare che questo tema ricada nell’indifferenza colpevole degli anni passati’.
Così il senatore del Pd Francesco Verducci, membro del Consiglio d’Europa, sul giudizio positivo espresso oggi dal Segretario generale del Consiglio sul sistema carcerario italiano.

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