di Francesco Verducci
rai saxa rubra
Vogliamo rilanciare la Rai perchè questa azienda deve essere parte fondamentale del rilancio del Paese. Dal punto di vista culturale, tecnologico e, aggiungo, anche occupazionale, visto che costituisce la più grande industria culturale del nostro Paese.
La Rai deve raccontare l’Italia, paese che stiamo cercando di cambiare. A questa azienda spetta un compito enorme, quello di provare a costruire, come servizio pubblico, una nuova cultura europea, di svolgere una funzione di modernizzazione e di inclusione sociale, in un momento di crisi e difficoltà della rappresentanza, di promuovere quella crescita civile, culturale e partecipativa che dobbiamo perseguire conciliando funzione pubblica e mercato.
La Rai può e deve stare sul mercato distinguendosi per la sua forte identità: è per questo che riscrivere la governance della Rai, come stiamo facendo con questa legge, vuol dire ricostruire le sue fondamenta. Nonostante gli indici di ascolto la Rai in questi anni ha perso legittimazione, autorevolezza, credibilità. Per questo e’ necessario garantire quel pluralismo che non può più essere quella lottizzazione che ha umiliato l’azienda e che l’attuale governance ha amplificato. La Rai può vincere la sua sfida innovando, sperimentando, cambiando, mettendo al centro del suo impegno la qualità, passando dall’essere un broadcaster che costruisce un prodotto uguale per tutti ad una media company che costruisce tanti prodotti per pubblici diversi.
Ecco perchè serve un CdA, ridotto e rinnovato, che indirizzi e un capo azienda, l’AD, che decida assumendosi le proprie responsabilità. Questo non vuol dire svilire il ruolo del Parlamento. Ma vuol dire ridare alle Camere un ruolo corretto modificando la funzione della commissione di vigilanza Rai che così come è ora, nomina e controlla il CdA, alimentando conflitti di interesse e rendite di posizione che noi vogliamo invece cancellare. E’ giusto separare le politiche di indirizzo da quelle gestionali, garantendo un giusto equilibrio. E per questo riformeremo anche il canone per garantire all’azienda Rai la necessaria autonomia economica.
In tutte queste cose c’e’ il senso della riforma che abbiamo approvato in Senato che può chiudere quelle pagine opache di storia della Rai che norme vecchie, inadeguate e inefficaci hanno purtroppo reso possibili.