‘L’elevato grado di complessità del settore della portualità dovuto a una notevole stratificazione normativa e ad una pluralità di competenze, esercitate da vari soggetti pubblici e privati, portatori di istanze ed interessi spesso divergenti, ha vanificato nelle ultime legislature i numerosi tentativi di riforma del settore. Il nostro ordine del giorno nasce da questa consapevolezza e per questo impegna il Governo ad attuare la delega per la riorganizzazione delle autorità portuali, con l’adozione di uno o più decreti legislativi che garantiscano l’organicità e al tempo stesso la specificità di questa materia’. Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Valeria Cardinali, componente della commissione Lavori Pubblici, comunicazioni a Palazzo Madama, prima firmataria dell’ordine del giorno approvato dall’Aula e sottoscritto da tutto il gruppo PD della commissione.
‘Il nostro ordine del giorno – continua la senatrice Pd – impegna inoltre l’Esecutivo a raccordarsi con le Regioni, visto che i porti civili rientrano tra le materie di legislazione concorrente (art.117 terzo comma della Costituzione). La delega non può prescindere dalle previsioni contenute nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica da poco trasmesso al Parlamento, che contiene una specifica proposta di riforma della governance e che in base all’articolo 29 dello Sblocca Italia prevede che il riassetto, la razionalizzazione e il riaccorpamento delle autorità portuali sia effettuato in base alla legge n. 84 del 1994 che ne definisce le procedure. È importante che il Governo e il relatore abbiano accolto questo ordine del giorno, dimostrando di condividere la delicatezza della materia e di voler riconoscere il lavoro dell’ottava commissione del Senato che in questi due anni ha condotto un esame attento e approfondito del testo di riforma dell’Autorità portuale riproposto anche in questa legislatura’.

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