‘Con l’approvazione del disegno di legge relativo alla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione diventa finalmente obbligo applicare il silenzio-assenso ad ogni e qualunque richiesta di singoli cittadini e imprese alla pubblica amministrazione. Viene così finalmente riconosciuto il sacrosanto diritto a conoscere in tempi certi il si o il no alle richieste avanzate anche su temi sensibili come l’edificazione. Ciò spinge a chiedere, anzi a sollecitare, l’emanazione in tempi rapidi dei Piani Paesaggistici Regionali previsti dalla legge 12 del 2005, emanati oggi solo da 3 regioni – Toscana, Puglia e parzialmente Lombardia, su 20’. Così la senatrice del Pd Laura Puppato commenta l’approvazione del Ddl sulla P.a. al Senato, che aggiunge: ‘La cartografia di piano, il quadro di riferimento paesistico contenente le tutele, le aree protette, il sistema fluviale, i centri storici e i siti Unesco, i limiti di estrazione, i limiti alle modalità costruttive devono essere patrimonio dibattuto e approvato dai consigli regionali in tempi certi. Non è più tollerabile ascoltare Presidenti di Regione come Zaia esprimere critiche su ogni atto del governo sia quando sono a favore di tesi sempre sostenute, come ad esempio per tutti i costi standard applicati per la prima volta in Sanita’ sia quando interferiscono su campi che non competono costituzionalmente alla Regione, come la realizzazione di Tribunali, mai invece per mettere la parola fine alle speculazioni. Con questo provvedimento si dimostrerà con assoluta certezza chi il federalismo intende realizzarlo davvero, dove per federalismo si intende la capacità di governo del proprio territorio applicabile già ora semplicemente attuando le norme vigenti’.
‘Ora le 17 regioni inadempienti dovranno emanare i Piani Paesaggistici Regionali in tempi rapidi, come prevede la nuova legge, pena il rischio di ulteriore speculazione per carenze di risposta dai Comuni e dalle Soprintendenze’, conclude Puppato

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