Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le senatrici democratiche Elena Ferrara, Valeria Fedeli e Giuseppina Maturani richiamano i mass media a una condotta più consapevole sui messaggi e i contenuti delle pubblicità e della programmazione, nel rispetto dell’articolo 17 della Convenzione di Istanbul, ratificata dal Parlamento. A seguito delle segnalazioni raccolte nel recente incontro patrocinato dal Senato sul ruolo dell’Unione delle Donne in Italia nella costruzione del Paese, le tre parlamentari hanno sottoscritto un appello per sollecitare i vertici dell’Azienda a prendere in esame il programma “Amore criminale”, trasmesso in prima serata. Il format, tra cronaca e ricostruzioni, rischia di essere fuorviante nella rappresentazione degli abusi, a partire dal titolo della trasmissione, che mette insieme due concetti inconciliabili. ‘Non si può mai uccidere per amore, ovvero i legami e le relazioni non poggiano in alcun modo sulla violenza, di nessun tipo ‘- sostengono le senatrici Ferrara, Fedeli e Maturani, ricordando l’impegno di questa legislatura per contrastare il femminicidio e la violenza contro le donne, fenomeni che in Italia assumono una condizione strutturale, da affrontare sia in termini normativi, inasprendo le sanzioni, sia sul fronte della prevenzione e della sensibilizzazione. Nell’appello si ricorda il ruolo della Rai per il sociale, con un’informazione puntuale e corretta, ma anche attraverso fiction di successo sugli eroi civili del nostro Paese, tra cui donne straordinarie, come Lea Garofalo. ‘Rispetto al programma ‘Amore Criminale’ – concludono le tre esponenti del Pd – siamo certe che la Rai, in qualità di servizio pubblico, saprà intervenire in autonomia, valutando al meglio i messaggi che si trasmettono’.

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