‘Sottopongo al nostro governo tre proposte che credo utili e coerenti con l’approccio con cui l’Esecutivo si siederà nei prossimi giorni al tavolo europeo. La prima: in un momento così difficile, credo che l’Italia dovrebbe rilanciare e proporre, sul modello dell’Autorità nazionale antimafia, che la competenza della Procura europea venga estesa dai reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione anche ai reati di terrorismo. Seconda proposta: un modello comune di asilo europeo e un modello comune di integrazione europea, strumenti che servono proprio alla politica comune di sicurezza delle frontiere esterne di cui si discuterà. Infine, chiedo al governo un atto che troverebbe credo ampio consenso tra tutti coloro che si pongono di fronte al fenomeno dell’immigrazione con saggezza e intelligenza: bisogna abolire la contravvenzione di ingresso abusivo sul territorio dello Stato. Non serve a niente, ma trasforma tutti i migranti oggetto della tratta di esseri umani in coimputati di reato connesso e questo ostacola le indagini e i processi contro i trafficanti e contribuisce quindi a mantenere il traffico di esseri umani quale principale fonte di finanziamento del terrorismo internazionale’. Lo ha detto la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali, nel suo intervento in Aula.
‘Negli ultimi anni – ha chiarito Anna Finocchiaro – con il governo Renzi molto si è investito sulla sicurezza. E penso che ogni ragionamento sui temi della migrazione e del terrorismo e sul ruolo dell’Europa debba fare i conti con il dato di fondo che la politica comune europea sulla migrazione è giovanissima, comincia circa 6 mesi fa. E comincia con le dichiarazioni di Junker e poi con le prese di posizione dell’Italia, che ha esercitato e continua a farlo un ruolo che tutti ci riconoscono. Noi europei dobbiamo riuscire a vedere l’Europa come la vedono anche i nostri nemici: come un territorio unito dalla cultura e dai diritti. Ogni giorno incontriamo inciampi ma dobbiamo proseguire senza farci paralizzare dalla paura’.

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