La materia necessita di risposte organiche e azioni coordinate da parte dello Stato
‘L’emendamento alla Legge di Stabilità che istituisce il Codice rosa in ospedale per le vittime di violenza, è ispirato a un principio giustissimo di tutela per le persone deboli. Tuttavia una materia così delicata, che tratta un fenomeno sociale di tale rilevanza, non dovrebbe entrare nella legge di stabilità ma necessiterebbe di risposte organiche, di azioni coordinate e di politiche integrate. E’ fondamentale adottare provvedimenti in linea con la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza, evitando di buttare via l’ennesima opportunità a causa di un contenitore sbagliato che rischia, nonostante le buone intenzioni, di scatenare dinamiche negative. Ad esempio ci domandiamo: quali tutele possono avere con il Codice Rosa le donne una volta uscite dai Pronto Soccorsi dove sono state obbligate ad un percorso di denuncia? Crediamo che le persone vittime di violenze debbano essere prese in carico e protette h24. Per questo servono risorse adeguate e certamente servirebbe un Ministero delle pari opportunità, per dare vita a strategie e procedure condivise in tema di contrasto alla violenza sulle donne’. Lo dichiarano in una nota le senatrici del Pd Josefa Idem e Monica Cirinnà.

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