‘La possibile vendita di Versalis da Eni alla Sk Capital provoca legittime e condivisibili preoccupazioni tra i lavoratori della chimica italiana, che oggi hanno manifestato in tutte le città che ospitano siti produttivi, pur in presenza delle assicurazioni giunte dallo stesso numero uno di Eni Descalzi che ha precisato che nessun accordo vincolante è stato sinora sottoscritto’.
Lo dichiarano in una nota il senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd Commissione Industria, e le senatrici dem Elena Ferrara e Mara Valdinosi.
‘Conservare e al contempo rilanciare il settore industriale della della chimica – scrivono i parlamentari dem – sono obiettivi largamente condivisi da Governo e Parlamento. Stiamo parlando di un asse fondamentale del nostro sistema manifatturiero e della ricerca e perciò è bene evitare per Versalis sia inutili allarmismi che accordi frettolosi. Eni assicura che l’azienda rimarrà italiana e dunque l’afflusso di nuovo eventuale capitale straniero in un settore che incontra crescente difficoltà non potrebbe che essere salutato positivamente in un quadro di garanzie e certezze. Su proposta del Pd, la commissione Industria del Senato – ricordano Tomaselli, Ferrara e Valdinosi – ha avviato nei giorni scorsi un’indagine conoscitiva sulla chimica che ha avuto inizio con l’audizione dell’ad di Versalis: proprio il Parlamento è la sede più autorevole per un confronto istituzionale sul futuro dell’industria nazionale. Le ampie e motivate rassicurazioni, giunte in tale sede, circa il futuro dell’azienda e sul mantenimento dei livelli occupazionali rappresentano impegni su cui continueremo a vigilare. Nelle prossime settimane, infatti, proseguiremo le
audizioni ascoltando, tra gli altri, le organizzazioni sindacali e il Governo’.

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