“Il professore De Bernardinis, presidente dell’Ispra, ha condotto l’Istituto con competenza e autorevolezza, consolidandone il ruolo di sicuro punto di riferimento per le Istituzioni e la comunità scientifica italiana e internazionale. Riteniamo che interrompere ora un cammino faticosamente avviato non restituirebbe alcun prestigio all’ Ente, anzi rischierebbe di minarne il processo di consolidamento e rafforzamento in atto, aprendo uno scenario dai contorni non definiti né prevedibili”.
È quanto si legge in una lettera inviata dai senatori dem Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente di Palazzo Madama, e Massimo Caleo, capogruppo Pd nella stessa Commissione, al ministro Gianluca Galletti. Per i tragici fatti del terremoto dell’Aquila dell’aprile 2009 la Cassazione ha infatti stabilito la condanna a due anni del responsabile dell’Ispra e nei giorni scorsi il titolare dell’Ambiente ha ricevuto una nota della FLC CGIL che solleva in sintesi una questione di opportunità rispetto alla permanenza di De Bernardinis nelle funzioni di presidente.
“Prendiamo atto di quanto esposto e richiesto dalla CGIL – scrivono ancora Caleo e Vaccari – e ribadiamo il massimo rispetto per le decisioni della magistratura, ma intendiamo esprimere anche rispetto e stima per la figura e la storia personale e professionale del Presidente De Bernardinis, che ha sempre improntato la sua azione all’interno delle istituzioni con correttezza ed onestà. La vicenda dell’Aquila, nella sua tragicità, è stata connotata anche sul piano giudiziario dalla considerazione che la comunità scientifica, nelle sue espressioni più qualificate e rappresentative, potesse in qualche modo prevedere l’evento sismico poi verificatosi e consentire quindi alla popolazione di salvarsi. Un assunto – notano concludendo i senatori dem – che non ha trovato alcun riscontro tecnico da parte della comunità scientifica internazionale né, a dire il vero, da altra autorità giudiziaria”.

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