‘Il ddl del Governo è una misura positiva e speriamo sia approvato in tempi rapidi anche dal Parlamento, consentendo un’estensione delle responsabilità e un inasprimento delle pene. Altrettanto positivamente valutiamo la Rete del lavoro agricolo di qualità che, come segnalato anche oggi, deve realizzare una svolta in termini di partecipazione, ancora troppo scarsa”. Lo afferma in una nota Camilla Fabbri, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro, che questa mattina ha preso parte al tavolo di confronto sulle azioni di contrasto al caporalato presso il Mipaaf. “Il Governo sta dimostrando – prosegue- la volontà di sconfiggere il caporalato con misure strutturali e non propagandistiche. Affinché tutte queste iniziative risultino efficaci è indispensabile, però, affrontare un nodo centrale, emerso dall’indagine aperta dalla nostra Commissione dopo la morte della bracciante Paola Clemente. Mi riferisco all’esistenza di una nuova forma di caporalato, frutto amaro di un uso distorsivo dei contratti di somministrazione gestiti dalle agenzie per il lavoro, che richiede un maggiore controllo da parte del Ministero del Lavoro. Indispensabile, poi, il potenziamento del controllo sul territorio, grazie al nuovo ispettorato unico oppure tramite un maggiore coordinamento tra le forze preposte. Infine – conclude- sarebbe importante la revisione del decreto Fornero sulla semplificazione della sorveglianza sanitaria in materia di lavori stagionali in agricoltura’.

Ne Parlano