Ha un bel coraggio Luca Zaia ad attaccare il Governo nazionale sulle politiche ambientali, pur essendo il Governatore di una regione in cui di politiche a favore dell’ambiente non se ne vedono da decenni e, anzi, si è fatto di tutto per peggiorare la situazione, rispondendo alle diverse lobby senza alcun interesse al benessere comune”.
A dirlo è la senatrice Laura Puppato, in risposta alle parole del Presidente Luca Zaia.

“La Lega Nord si è accorta dei problemi ambientali solo quando è diventato mediaticamente conveniente parlarne, ma, come sempre, è tutta propaganda, come dimostrano anche le parole di Salvini contro il Sindaco Pisapia – ha detto ancora la senatrice – ma se andiamo a vedere i provvedimenti presi in Veneto in questi anni c’è poco da sorridere per la nostra regione, in balia di gente a cui interessa solo costruire e premiare ‘gli amici’ cavatori o costruttori che siano. Prova ne sia che chi doveva vigilare sull’ambiente è finito in manette oppure si è reso invisibile in modo da non disturbare. Abbiamo avuto, per un abbondante decennio, un dipartimento ambiente gestito da una tale ing. Fior con procedimenti penali di ogni genere a suo carico da valutatore di V.I.A. alla gestione rifiuti industriali e assessori o conniventi (Chisso, Conte) o distratti. Qualche esempio di illuminata politica ambientale veneta? La centrale a carbone nel Parco del Delta del Po decisa cambiando persino lo statuto del parco solo 3 anni fa, i sottofondi di ogni opera infrastrutturale, Valdastico ultima in ordine di tempo, pieni di ogni nefandezza, il modello autostradale scelto come unica forma di spostamento per persone e merci, un piano casa che ha permesso di costruire praticamente ovunque…’
“Particolarmente problematica è la situazione del trasporto pubblico locale, spezzettata in decine di società, ultima regione nel biglietto unico e nella percentuale sul bilancio per investimenti ferroviari, tutto ciò ha portato a costi aggiuntivi che i Veneti stanno pagando oltreché economicamente anche in termini di danno alla salute. Si è scelto di non investire sulle linee regionali, anzi si è via via tagliato, come la recentissima rottura di carico a Montebelluna per la linea Belluno-Padova, fonte di voluta riduzione di passeggeri al fine di dismettere nei fatti una linea – ha aggiunto – Tutto ciò non accade in qualche angolo remoto del Sud, ma in una regione dove amministrazioni comunali e cittadini hanno dimostrato una notevole sensibilità al tema ambiente e mobilità. Un’ultima contestazione doverosa, riguarda l’inceneritore di Ca’ del Bue. Impianto in cui la Regione Veneto ha per anni investito, contro ogni evidenza di inutilità e impraticabilità, decine e decine di milioni di euro e se oggi è scomparso anche dall’agenda nazionale ciò è dovuto al grande risultato in percentuali di raccolta, ottenuto dai comuni e dai consorzi per la raccolta differenziata che in Veneto, nonostante l’assenza totale della Regione, in un contagio positivo iniziato proprio grazie al consorzio Contarina, Tv2 e Tv3 hanno i migliori risultati al mondo”. ‘Questa stessa regione Veneto, nel 2002, nella mia città Montebelluna , aveva autorizzato a tempo di record e con l’ausilio di una provincia a guida Zaia, l’impianto di incenerimento, ora alza gli scudi tardivamente. Il silenzio, meglio il mea culpa sarebbe buona cosa, dopo tanto scellerato disinteresse ambientale, altrimenti si sfiora il ridicolo.’ ha concluso.

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