«La riforma costituzionale andrà avanti speditamente e gli italiani la confermeranno con il referendum in autunno. Su cosa si approverà prima lo deciderà la conferenza dei capigruppo. Ma credo che il Senato debba votare la nuova lettura della riforma entro i prossimi 10 giorni. Dobbiamo però essere realisti, non è preoccupante tutto questo. La mia preoccupazione maggiore è per la difficilissima congiuntura internazionale, per la bomba all’idrogeno in Corea, per lo scontro tra Arabia Saudita e Iran, il Medioriente, la Libia, l’Egitto e soprattutto per la tenuta dell’Europa». Così il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in un’intervista a Repubblica.


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