“Il decreto del governo, così come è stato presentato alla stampa, risponde alla risoluzione del Parlamento e alle questioni sollevate dal Pd su almeno 4 punti”. Lo afferma il senatore del Partito democratico Gian Carlo Sangalli.
“Innazitutto – spiega – si mettono in campo risorse per 40 miliardi nel biennio 2013-2014 immettendo liquidità nel sistema economico. In secondo luogo è stata accolta la richiesta che la priorità fosse il pagamento alle imprese e, solo successivamente e con altre modalità, alle banche. Viene inoltre data una tempistica a tutte le amministrazioni affinchè venga identificata la quantità del debito, i creditori e siano le stesse amministrazioni ad essere responsabili delle certificazioni di questi dati nei confronti del governo, senza chiamare in causa le imprese”.
 “In ultimo – aggiunge – si consente nel giro di un tempo breve alle amministrazioni con capacità di spesa di immettere liquidità finanziaria. In questo modo il governo ha riconosciuto la bontà del lavoro della Commissione speciale”.
 “Se il decreto risponde a quanto annunciato – conclude Sangalli – siamo in presenza di un successo dell’iniziativa del Parlamento e, in particolare del Pd, che da 5 anni preme per la soluzione dell’annoso problema del debito della P.A. per rendere il sistema delle imprese competitivo, tutelare l’occupazione e mantenere la coesione sociale. Si vede così premiata l’assiduità politica e la centralità del Parlamento che ha indotto, con il suo lavoro, il governo a modificare il testo originario del decreto”.

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