‘Non vi è dubbio che vada garantito il rispetto del mercato, ma il Pd ritiene che il Governo debba intervenire per tutelare gli interessi del Paese’. Così i senatori del Partito democratico Salvatore Tomaselli e Marco Filippi, rispettivamente capigruppo in Commissione Attività Produttive e Commissione Lavori Pubblici e telecomunicazione in replica all’audizione del presidente di Telecom Franco Bernabe’. ‘Entrando nel merito della questione va rilevato – sottolineano gli esponenti pd – che è il momento di rivedere quei meccanismi che, come nel caso di Telco che con il 20% controlla il restante 80% di Telecom, permettono con la ‘scatola’ azionaria più consistente di assumere decisioni che riguardano la maggioranza degli azionisti. Questo sistema è intollerabile, il nostro Paese ha già pagato in passato uno scotto notevole e non si può rischiare, ancora una volta, che un soggetto straniero arrivi a dettare legge senza opportuni elementi di garanzia in vista di investimenti considerevoli, come lo scorporo della rete prevede, su un settore strategico del nostro Paese. ‘Se è chiaro che si tratta di un’operazione di mercato – sottolineano Tomaselli e Filippi – è anche vero che non deve essere a vantaggio di pochi e che può costare caro al Paese. I mercati senza regole non funzionano e vanno regolati ma in questo caso non vengono tutelati gli interessi collettivi. Siamo in presenza di un settore strategico e di vitale importanza quale quello delle telecomunicazioni. Non si può restare passivi a cospetto di un’operazione che, a prezzi stracciati, fa passare di mano il controllo di questa azienda strategica – concludono – e mette in discussione il processo di governance della rete che è un’infrastruttura di fondamentale interesse generale’.

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