‘L’Italia oggi con il voto favorevole del Senato è stata tra i primi paesi ad aver ratificato il Trattato internazionale sul commercio delle armi adottato a New York dall’Onu lo scorso due aprile. E’ un grande risultato che mette il nostro paese nelle condizioni di svolgere un ruolo fondamentale di traino e di promozione all’interno dell’Unione Europea, visto che sono necessarie almeno 50 ratifiche perché il trattato entri in vigore’. Lo afferma Silvana Amati, senatrice del Partito Democratico e prima firmataria del Disegno di legge su ratifica ed esecuzione del trattato sul commercio delle armi, intervenendo nell’Aula del Senato con dichiarazione di voto. ‘Abbiamo finalmente a disposizione uno strumento internazionale che stabilisce alti standard condivisi sul controllo dei trasferimenti di armi convenzionali – continua Amati – riconoscendo le disastrose conseguenze umanitarie di un commercio irresponsabile che si fa complice di gravi violazioni dei diritti umani ed ostacola lo sviluppo economico e sociale di intere regioni. Non si può promuovere la tutela dei diritti umani senza intervenire anche sulle cause strutturali della loro violazione. In questo senso, sono stati fatti importantissimi passi avanti con l’adozione di strumenti che mettono al bando le mine antiuomo e le bombe a grappolo. I diritti fondamentali non possono e non devono essere messi in concorrenza con ragioni di ordine economico – conclude Amati – e proprio mettendo alla base di ogni valutazione generale questo principio, il voto unanime dell’Aula del Senato è un risultato doppiamente significativo e soddisfacente’.

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