‘E’ sempre più grave l’atteggiamento esclusivamente distruttivo che il M5S sta assumendo all’interno del Parlamento. Si oppone a tutto, anche a ciò che può servire al Paese: alle riforme di ogni tipo, come ai provvedimenti economici. E ora anche ad una norma destinata a rendere giustizia alla memoria della deportazione degli ebrei e dell’olocausto, come la legge per l’introduzione del reato di negazionismo nel nostro ordinamento. In modo spregiudicato e menefreghista, i senatori del M5S non esitano a mettere i bastoni tra le ruote ad una legge sacrosanta e benvenuta proprio nel giorno del 70 anniversario del rastrellamento degli ebrei nel Ghetto di Roma’. Lo dice la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali.

‘Negare l’esistenza di crimini di guerra, contro l’umanità o di genocidio – dice ancora Anna Finocchiaro – deve essere riconosciuto come reato. Un’importante conquista che impedirebbe quelle forme di rimozione storica che purtroppo abbiamo osservato anche in questi giorni. Erano proprio le SS a dire ai deportati: ‘Non vi crederà nessuno’. Ecco, l’urgenza della legge sta proprio nella necessità di far diventare la memoria un obbligo di civiltà, un esercizio da preservare per le generazioni a venire. Quel che spiace e sorprende – conclude la Finocchiaro – è che a tale comportamento si sia allineato il senatore Buemi, socialista, eletto nelle file del Pd ed ora nel gruppo delle Autonomie’.


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