No a strumentalizzazioni: anche io sono bipolarista e per il doppio turno
‘Il Pd deve mettersi d’accordo con se stesso soprattutto su un punto: serve una legge elettorale transitoria o siamo disposti a correre il rischio di tornare al voto con il Porcellum? Questo è il vero nodo che dobbiamo sciogliere. Tutto il resto, a partire dalla falsa distinzione tra chi vuole salvare il bipolarismo e chi invece vorrebbe tornare al proporzionale, e’ una sciocchezza. O peggio, strumentalizzazioni di chi pensa di utilizzare questo tema per fare delle scorribande congressuali’. Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, è irritata dalle recenti polemiche nel Pd sulla legge elettorale. Scatenate in particolare dal fronte renziano, che teme che la legge transitoria diventi stabile che l’Italia sia condannata alle larghe intese sine die. In una intervista all’Unità Anna Finocchiaro precisa: ‘Nel Pd non ci sono tifosi del maggioritario e del proporzionale. Siamo tutti per il doppio turno, dunque tutti per il maggioritario e per il bipolarismo. Il primo giorno di legislatura ho ripresentato quel modello in Senato, e poi un Mattarellum corretto come legge transitoria’. In Senato ‘c’è uno schema di punti, non una bozza. Stiamo lavorando su una legge transitoria, come più’ volte richiesto dal presidente Letta nelle sue dichiarazioni programmatiche e sollecitati anche dagli appelli del Quirinale. E per venire a noi anche la Direzione del Pd si e’ espressa positivamente su questo . Ci sono alcuni punti condivisi, come la scelta dei parlamentari da parte dei cittadini. Poi c’è il tema della governabilità, che noi vogliamo risolvere con il doppio turno di coalizione, e cioè il ballottaggio tra le prime due forze. Ma su questo punto finora c’è stata l’adesione solo di Scelta civica, mentre il Pdl ha respinto qualunque ipotesi di doppio turno. A questo punto il Pd deve decidere: vogliamo comunque cambiare il Porcellum o ci prendiamo il rischio di rivotare con questa legge se si dovesse tornare alle urne prima della scadenza e prima che finisca il percorso complessivo delle riforme istituzionali?’. ‘Io credo sia assolutamente necessario cambiare la legge attuale. La legge su cui si sta lavorando in Senato è un modello simile allo spagnolo, con alcuni meccanismi come le circoscrizioni piccole che correggono un esito puramente proporzionale in senso maggioritario e un premio di maggioranza solo per chi raggiunge il 40%. Ritengo che questo modello, soprattutto se saranno inserite le preferenze, sia comunque molto migliore del Porcellum’. ‘Certo, se il processo delle riforme costituzionali va in porto si fara’ anche una legge elettorale conseguente. Se non va in porto, invece, bisogna decidere come regolarsi rispetto alla legge transitoria. Io credo che su questo si debbano riunire i gruppi parlamentari, poi la Direzione. Il Pd deve discutere, ma partendo da un dato di realta’ che sono i numeri che ci sono in Parlamento. Nei partiti normali si fa così, non si spara sul pianista’. ‘Sul tema ci sono state omissioni e strumentalizzazioni. Come l’idea che ci fosse nel Pd una fronda proporzionalista, o peggio inciucista…’ E sull’ipotesi che nel Pd ci sia qualcuno che lavori per perpetrare le larghe intese la Finocchiaro precisa:’È una preoccupazione assolutamente in-fon-da-ta. E una delle ragioni per cambiare in fretta il Porcellum è proprio questa: se si rivota domani con questa legge le larghe intese sono la destinazione già predefinita’. ‘Il Pd – conclude la presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama – deve decidere se vuole o meno una legge transitoria. Io credo che sarebbe importante andare avanti in commissione e vedere se il Pd riesce a rendere il sistema piu’ maggioritario. Mi affido a Max Weber. “La politica richiede equilibrio tra ideale e responsabilità, tra convinzioni profonde e consapevolezza delle conseguenze che hanno le scelte e i gesti che vengono compiuti”».

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