Aung San Suu Kyi esempio anche per democrazie occidentali affaticate e indebolite

‘Con questa mozione ci impegniamo non solo a sostenere la transizione al processo democratico del Myanmar ma consideriamo Aung San Suu Kyi come un esempio per le nostre democrazie occidentali affaticate e indebolite’.

Così la senatrice Emma Fattorini, componente delle Commissioni Esteri e Diritti Umani a Palazzo Madama, in dichiarazione di voto sulla mozione a sostegno del processo di democratizzazione dell’ex Birmania e che chiede al Governo italiano di intensificare gli scambi diplomatici e i rapporti politici con il Paese del premio Nobel per la Pace.

‘Siamo ben consapevoli che ci troviamo di fronte a un primo passo – sottolinea l’esponente pd – e che la situazione rimanga complicata e non priva di rischi. Il popolo birmano vive con trepidazione e speranza l’attesa delle riforme. Per questo risulta oltremodo efficace e importante l’identificazione di una donna con il suo popolo non solo come concetto astratto o di principio ma anche come l’emozione incarnata in un’intera collettività, nella sua storia e nel suo bisogno di realtà democratica’.

‘Aung San Suu Kyi vive la democrazia nella sua radicalità come scelta esigente – conclude Fattorini – vive la concentrazione e non la dissipazione, il sacrificio e non il privilegio, la dignità e non la volgarità. Si è nutrita di silenzio, di ascolto, e per questo la sua voce oggi è così forte e ascoltata’.


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