‘Dialogare sulle riforme con il Parlamento birmano può aiutare quella democrazia incompleta e fragile a compiere il suo percorso, ma certamente può aiutare anche il Parlamento italiano a riflettere sul fatto che norme ad personam e limiti all’accesso dei cittadini alle libertà democratiche producono nella popolazione altrettanta sofferenza delle privazioni economiche e delle disuguaglianze sociali. L’impegno che abbiamo preso qualche giorno fa, con la mozione che ho promosso, non deve rimanere un impegno formale. Lo dobbiamo, anche come donne, a una donna che incarna la forza e la determinazione che vengono dalla consapevolezza di essere dalla parte giusta’. Lo dice la senatrice Rita Ghedini, segretaria d’aula del Pd e coordinatrice al Senato dell’associazione parlamentare ‘Amici della Birmania’, che oggi ha partecipato all’incontro tra Aung San Suu Kyi e il Presidente Grasso. ‘Lavorare ‘in reciprocità’ per far crescere la democrazia in Birmania e in Italia – prosegue Rita Ghedini – Su questo cercherò di portare l’impegno dell’associazione parlamentare ‘Amici della Birmania’, perché sia di stimolo al Parlamento italiano nell’aprire un confronto con il Parlamento birmano sulle regole necessarie a garantire la democrazia. Il processo di democratizzazione della Birmania ha bisogno di una svolta definitiva, per eliminare dal testo della Costituzione e dalla composizione delle istituzioni le discriminazioni e gli squilibri che ancora interferiscono con il pieno e libero accesso di tutti i cittadini, e di Suu Kyi in particolare, al governo del Paese’.