‘In un Paese dove la prima causa di morte delle donne tra 25 e 55 anni è la morte per mano di un uomo, la giornata internazionale contro la violenza alle donne riveste una importanza politica assai significativa. Oggi però abbiamo un’arma in più: la nuova normativa contro il femminicidio varata da questo Parlamento’, lo afferma la senatrice Giuseppina Maturani, vice presidente del Gruppo Pd al Senato.
‘Nella violenza contro le donne – sottolinea la senatrice PD – e nel loro, nostro, femminicidio, non troviamo la manifestazione di una antica e permanente debolezza delle donne da proteggere e difendere paternalisticamente. Al contrario, la violenza contro le donne è un problema degli uomini ed è un problema politico di proporzione tale dal costringere lo Stato, le sue leggi, le sue istituzioni, i suoi ordinamenti a considerare la libertà femminile un bene da garantire sempre e comunque, anche dentro le mura domestiche’.
‘Per riuscire a contrastare questo drammatico fenomeno purtroppo resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione e dell’impianto culturale di un intero Paese, ma l’aver approvato questa legge, ci porta ad avere uno Stato di diritto non neutro e più a misura di donne, pienamente cittadine, nella sfera pubblica come in quella privata’ conclude Giuseppina Maturani.
‘Nella violenza contro le donne – sottolinea la senatrice PD – e nel loro, nostro, femminicidio, non troviamo la manifestazione di una antica e permanente debolezza delle donne da proteggere e difendere paternalisticamente. Al contrario, la violenza contro le donne è un problema degli uomini ed è un problema politico di proporzione tale dal costringere lo Stato, le sue leggi, le sue istituzioni, i suoi ordinamenti a considerare la libertà femminile un bene da garantire sempre e comunque, anche dentro le mura domestiche’.
‘Per riuscire a contrastare questo drammatico fenomeno purtroppo resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione e dell’impianto culturale di un intero Paese, ma l’aver approvato questa legge, ci porta ad avere uno Stato di diritto non neutro e più a misura di donne, pienamente cittadine, nella sfera pubblica come in quella privata’ conclude Giuseppina Maturani.