‘Per rompere i pregiudizi serve una cultura dell’educazione, ma anche una buona legge approvata al più presto’. Lo dichiara la senatrice PD Monica Cirinnà della commissione Giustizia. ‘Da una recente indagine – spiega – risulta infatti che 7 uomini su 10 considerano in qualche misura la donna responsabile dello scatenamento della violenza dell’uomo e che nel corso dei processi troppo spesso gli avvocati difensori dei violenti utilizzino presunte attenuanti psicologiche legate all’incapacità degli uomini di accettare l’indipendenza delle donne’. ‘E’ chiaro quindi che c’è bisogno di un cambiamento allo stesso tempo culturale e normativo. Per questo è necessario che si acceleri l’iter del ddl che giace al Senato e che, riconoscendo la gravità del fenomeno del femminicidio nel nostro Paese, propone misure specifiche per contrastarlo, rispondendo integralmente al dettato della convenzione di Istanbul e alla necessità di dare una risposta globale alle violenze di genere’. Sarebbe bello se il 25 novembre del prossimo anno potessimo parlare di risultati concreti e, tra tutti, l’apertura di nuovi centri antiviolenza, unici luoghi dove le donne trovano rifugio e protezione’.

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