Prato ha problemi ma non è un girone dantesco. Rafforzare dialogo con autorità cinesi
‘Esprimiamo parole di cordoglio e di vicinanza umana con i famigliari delle vittime e con l’amministrazione comunale di Prato, perché sono proprio gli enti locali a vivere a più a diretto contatto con le mille questioni che una tale tragedia evidenzia. Domani pomeriggio sarò al consiglio comunale aperto del Comune di Prato e quella sarà anche l’occasione per rinnovare la vicinanza dell’assemblea del Senato. Il dolore e lo sgomento devono portare ad un nuovo e più forte impegno comune per affrontare le tante questioni che la vicenda pratese propone, a partire da una nuova politica per l’immigrazione’. Lo ha detto nell’aula del Senato Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd.
‘Serve una nuova politica per l’immigrazione, all’altezza dei tempi – ha spiegato Martini – Né il lassismo, né il rigorismo hanno funzionato, ci vuole una politica intelligente e flessibile che sappia gestire fenomeni ogni giorno inediti. Serve un più forte dialogo tra le autorità italiane e quelle cinesi, a livello dei governi e anche a livello locale. Proprio perché la comunità cinese sembra impenetrabile, a maggior ragione ci vuole un dialogo istituzionale al massimo livello. E’ necessario un controllo più severo sul territorio rispetto ad ogni forma di irregolarità e di negazione dei diritti umani fondamentali. Infine, è necessario perseguire uno sviluppo economico fondato sulla qualità di tutti i fattori produttivi. Le storture ci sono e sono negative, anche se non ci sono i morti di mezzo. Infine: Prato non è un girone dantesco, è una città dove albergano problemi ma che in passato ha rappresentato un modello d’avanguardia ed è ancora un luogo dove, grazie alle sue università, si studiano i problemi dell’immigrazione’.

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