‘Ho presentato un’interrogazione al ministro Alfano per sapere se fosse informato delle pratiche di disinfestazione al centro di accoglienza di Lampedusa e se esistano disposizioni in tal senso di uffici ministeriali centrali o periferici’.
Lo ha ricordato il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani nell’ambito dell’audizione del ministro Cecile Kyenge oggi in Senato.
‘Il 16 dicembre sono state trasmesse dal Tg2 le immagini raccolte da Valerio Cataldi – si legge nell’interrogazione – in cui si vedevano persone ospiti del Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa venire lavate con una pompa dell’acqua all’aperto, completamente nude e alla vista di terze persone. Si sarebbe trattato, secondo quanto sostenuto nel servizio, di un metodo utilizzato per debellare la scabbia, un’infezione della pelle che si verifica in condizione di vita non igieniche’.
‘Il capitolato del Ministero dell’Interno che regolamenta la vita all’interno di quel tipo di centro – sottolinea il testo – all’evidenza di malattie infettive trasmissibili come la scabbia, indica precise procedure di disinfestazione per evitare il contagio e, ancor prima, per evitare la trasmissione attraverso l’utilizzo di materiale, quali vestiti, biancheria, mobili o superfici con cui una persona infetta sia entrata in contatto’.
‘Oltre che richiamare formalmente l’ente gestore del Cpsa, la società Lampedusa accoglienza, al pieno rispetto degli obblighi derivanti dal capitolato d’appalto – conclude Manconi – sarebbe il caso di valutare se, al momento che questo tipo di infezione viene normalmente curata con appositi medicinali e con l’adozione di adeguate misure igieniche, le attuali modalità di “disinfestazione” possano essere sostituite con pratiche mediche consolidate e rispettose della privacy e della dignità delle persone’.

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