‘Oggi è stato ottenuto un grande risultato con l’approvazione dell’emendamento al DL Salva Roma che tutela la maggioranza pubblica per il controllo dell’Acea e naturalmente quello dell’acqua pubblica per i romani’. Lo scrive in una nota la senatrice del PD Daniela Valentini a proposito dell’approvazione in Senato del dl Salva Roma.
‘Inoltre – prosegue Valentini – le misure approvate consentono di incidere sul trasporto pubblico locale e sul ciclo dei rifiuti, che garantiscono l’erogazione di servizi essenziali per una migliore qualità della vita dei cittadini, tra questi 28,5 milioni per la raccolta differenziata e l’acquisizione dell’esclusiva titolarietà dei crediti. In ogni caso – scrive ancora la parlamentare democratica – a tutti quei Soloni che parlano di prebende per la Città Eterna va ricordato che un Paese civile esalta e valorizza la propria Capitale, che è la sua carta d’identità. Per questo sono felice di aver contribuito a ridare a Roma l’orgoglio di essere il cuore pulsante del Paese, in vista di una sfida epocale che deve portare Roma ad essere come Londra, Parigi e Berlino. Ma per far questo non basta l’azione senz’altro concreta e positiva del Sindaco Marino: il Parlamento deve fare la sua parte e – conclude Valentini – garantire quelle risorse che il decreto di Roma Capitale, fin dal 2009, le attribuisce’.
‘Inoltre – prosegue Valentini – le misure approvate consentono di incidere sul trasporto pubblico locale e sul ciclo dei rifiuti, che garantiscono l’erogazione di servizi essenziali per una migliore qualità della vita dei cittadini, tra questi 28,5 milioni per la raccolta differenziata e l’acquisizione dell’esclusiva titolarietà dei crediti. In ogni caso – scrive ancora la parlamentare democratica – a tutti quei Soloni che parlano di prebende per la Città Eterna va ricordato che un Paese civile esalta e valorizza la propria Capitale, che è la sua carta d’identità. Per questo sono felice di aver contribuito a ridare a Roma l’orgoglio di essere il cuore pulsante del Paese, in vista di una sfida epocale che deve portare Roma ad essere come Londra, Parigi e Berlino. Ma per far questo non basta l’azione senz’altro concreta e positiva del Sindaco Marino: il Parlamento deve fare la sua parte e – conclude Valentini – garantire quelle risorse che il decreto di Roma Capitale, fin dal 2009, le attribuisce’.