Mi dispiace vedere come il Berlusconi uscito dal Senato con la decadenza, sia rientrato dalla porta del Nazareno. Renzi l`ha rimesso al centro della scena: un grave errore politico’. Il senatore Miguel Gotor è vicinissimo a Pier Luigi Bersani.
Perché quest`incontro al Nazareno?
Il timore è che Renzi voglia usare Berlusconi per destabilizzare il governo. Tirare dritto sulla legge elettorale, con un sistema come lo spagnolo che esclude i partiti della maggioranza, non può che nuocere all`esecutivo.
Parlare con Berlusconi è inevitabile: ha ancora tanti voti.
 Questo è chiaro. Sarà importante coinvolgere Forza Italia nel processo di riforma istituzionale, che però non si può fare a colpi di tweet. Se si parte da un`intesa con Berlusconi ignorando i partiti di governo, significa renderlo di nuovo il sole del sistema politico. Il governo Letta aveva avuto la forza di farlo decadere dal Senato, senza cedere al ricatto della governabilità. Ed era riuscito a dividere la destra, l`avversario del Pd. Ora Renzi lo rimette in pista.
Lo spagnolo è una soluzione davvero così negativa?
Siamo ancora alle ipotesi, bisogna aspettare la Direzione di lunedì (domani, ndr). Ma un sistema di quel tipo non sarebbe accettabile: non prevede le preferenze e ha liste bloccate. Per di più, comporta circoscrizioni dove la soglia per l`elezione di fatto è il 20 per cento. È un Porcellum corretto, un Porcellino.
Il bersaniano D`Attorre ha promesso: ‘Non lo voteremo mai, daremo battaglia’.
Sarebbe battaglia politica e a viso aperto.
Temete che con le liste bloccate Renzi epuri voi della minoranza?
Questa non è una partita tra maggioranza e minoranza, la posta in palio è molto più alta. Sono convinto che molti renziani vogliano scegliere i propri parlamentari, senza subire le scelte delle segreterie.
Quindi, meglio il doppio turno.
 Certo, è l`unico sistema che garantisce la governabilità.
Obiezione: Renzi parla con Berlusconi, bypassando Ncd e Scelta Civica che non vogliono lo spagnolo, per non farsi intrappolare in una palude parlamentare.
Non è vero, sul doppio turno c`era un sostanziale accordo nella maggioranza. Bisognava partire da li, e poi confrontarsi con le opposizioni. E invece il cambiamento di chi ha vinto le primarie con le preferenze riparte da Berlusconi.