‘L’abolizione del reato di immigrazione clandestina approvato oggi in Senato, è un risultato importante, un gesto di civiltà. Il reato di clandestinità lede i diritti fondamentali di cittadinanza e di rispetto delle diverse realtà in cui vengono a trovarsi le persone – donne, uomini, bambini – migranti, e lede il principio di non discriminazione, considerando criminale non chi ha commesso un reato, cosa sacrosanta, ma chi si trova in una determinata posizione geografica’. Lo dichiara la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli. ‘Vorrei ricordare infatti, che, non ci troviamo spesso di fronte a dei delinquenti, ma a persone che fuggono da condizioni di violenza e miseria, di conflitti. Per questo, depenalizzare questo tipo di reato è necessario, e’ serio e corretto, poiché la legge applicata finora e risalente al 2009 si e’ rivelata del tutto inutile- prosegue Fedeli- Oggi viene rintracciato il 28 per cento degli immigrati clandestini, contro il 49 per cento del 2003, mentre un solo denunciato su cinque viene espulso dal Paese. Più in generale, l’abolizione del reato di clandestinità è stato approvato nell’ambito della delega al governo sulle pene detentive alternative al carcere, un primo, importante passo verso la garanzia di certezza della pena e della salvaguardia dei diritti fondamentali. Questo provvedimento ha un duplice obbiettivo: decongestionare le carceri e favorire un reale reinserimento del condannato’. ‘Nessun reato grave viene coinvolto e in nessun modo il provvedimento impedisce la valutazione del magistrato sulla responsabilità del condannato, ma incide sulle modalità della pena e sulla riabilitazione.’ E conclude: ‘La reclusione domiciliare verrà infatti sempre prevista per pene fino a un massimo di tre anni mentre, per quelle tra tre e cinque, sarà il giudice a decidere tra carcere e domiciliari. Per reati di minore gravità, poi, il provvedimento introduce la sospensione del procedimento penale con la ‘messa alla prova’. Le misure alternative al carcere sono efficaci per la funzione rieducativa di tale pena, perché proprio essa riduce la commissione di reati e rappresenta un elemento di sicurezza per la società’.

Ne Parlano