‘Si torna a perseguire penalmente persone per comportamenti e non per condizione’ ‘La prima approvazione, al Senato, dell’abrogazione dell’odioso reato di clandestinità è una battaglia vinta dal Pd sul fronte della civiltà. In questo modo si torna a perseguire per reati penali le persone per i loro comportamenti e non per una condizione soggettiva. Contro l’introduzione del reato di clandestinità, previsto dal governo Berlusconi nel 2009 nel cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, il Partito Democratico si è sempre battuto strenuamente. Ora auspichiamo che il Parlamento licenzi al più presto in modo definitivo tutto il provvedimento, il cui scopo finale è alleggerire l’intollerabile sovrappopolazione carceraria in Italia’. Lo dice il senatore Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd.

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