‘Un grande lombardo, Alessandro Manzoni, ha insegnato a tutti gli italiani che il populismo e la demagogia possono fare danni molto gravi. Purtroppo, a leggere le scomposte dichiarazioni del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, si direbbe che perfino a Milano c’è ancora chi pensa che la peste si possa sconfiggere dando la caccia agli untori, anziché rispettando elementari regole di igiene. E che, allo stesso modo, la crescita economica si possa creare processando in modo sommario la moneta unica europea, anziché mettendo in campo le necessarie riforme, in Italia e in Europa.
Parlando davanti al Parlamento europeo, il presidente Napolitano ha schierato tutto il peso della sua personale autorevolezza internazionale, a favore di una svolta nella politica economica europea: non revocando in dubbio l’euro, che è e resta una grande conquista europea, una moneta forte e stabile, capace di competere sui mercati con le grandi divise mondiali, ma tutto al contrario, per utilizzare l’euro per attrarre capitali da destinare a grandi investimenti per la crescita e l’occupazione in Europa.
Così si risponde alla rabbia e alla disperazione dei disoccupati, dei cassaintegrati, degli artigiani, degli imprenditori, messi in ginocchio dalla crisi: impegnandosi e lottando per le riforme, anche stringendo le necessarie alleanze in Europa. Non strumentalizzando la protesta di chi soffre, con l’unico intento di oltrepassare la soglia del 4 per cento alle prossime elezioni europee’. Lo dichiara il sen. Giorgio Tonini, vicepresidente del gruppo Pd 

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