Decreto non mi convince, ho presentato emendamenti per ridurre danno
‘Il finanziamento pubblico ai partiti è stato inserito in Italia nel 1974, a seguito di gravi episodi di corruzione e collusione tra politici e potentati economici. Esercitare la democrazia attraverso la partecipazione costa, è per questo che un finanziamento pubblico ai partiti sobrio, adeguato e controllato è essenziale. La funzione dei corpi intermedi è fondamentale e costituzionalmente definita. In fondo si tratta di uno strumento contro la corruzione ed evita di ripristinare in Italia la partecipazione politica basata sul censo’. Lo dice la senatrice del Pd Maria Grazia Gatti. ‘Il decreto che in questi giorni è in discussione al Senato – continua Gatti – presenta dei caratteri che mi preoccupano molto. Si affida il finanziamento pubblico ad un 2 per mille facoltativo, che il contribuente potrebbe destinare nella dichiarazione dei redditi. Significa, di fatto, affidare il finanziamento alla raccolta tra privati, con tutti i rischi che conosciamo. Ho sottoscritto gli emendamenti che considero più adatti a ridurre il danno – conclude Maria Grazia Gatti – ma il provvedimento ancora non mi convince’.