‘Il doveroso tentativo del Presidente della Repubblica di sondare soluzioni possibili per fronteggiare la probabile caduta di un governo in profonda crisi, abbandonato da buona parte della sua maggioranza parlamentare, ed al tempo stesso una gravissima crisi finanziaria, con imminenti minacce dei mercati, viene rubricato addirittura ad attentato alla Costituzione. La compravendita di senatori ad opera di Berlusconi per far cadere il Governo Prodi viene invece derubricata al più ad incidente di percorso, se non a vicenda non proprio onorevole ma inevitabile nella lotta politica. Il relativismo di matrice grillina e berlusconiana!’. Lo afferma in una nota il senatore del PD Francesco Scalia.

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