‘I tagli annunciati da Grasso e Boldrini sono un’iniziativa importante, che il gruppo del Pd sosterrà in ogni modo’
«È `na rogna», scherza Luigi Zanda, nominato capogruppo Pd al Senato, dopo
essere stato vice dal 2006, prima con l`Ulivo e poi con i democratici.
 Nel senso che questa legislatura sarà più difficile, oltre che incerta?
«Penso che sia la più complessa del dopoguerra. Siamo a metà del processo di unificazione europea, nel bel mezzo di una grave crisi economica e sociale, con un
tasso di disoccupazione elevato, servizi pubblici in difficoltà, dalla scuola ai trasporti
locali, alla sanità. E con le imprese che soffrono anche per i crediti che non riscuotono. Il tutto è aggravato da una crisi violenta del sistema politico, in cui l`unica forza politica solida è il Pd. E la storia ci dimostra che nelle grandi crisi le malattie politiche si aggravano».
Con una deriva autoritaria?
«Be`, alcune volte ci sono state degenerazioni. L`Europa per noi è una protezione
democratica, però… Quindi l`importanza del lavoro parlamentare del Pd è molto
elevata, e mentre alla Camera ha la maggioranza, al Senato ha una situazione più
difficile».
Per questo hanno scelto lei, che segna la continuità e ha più esperienza, rispetto
al rinnovamento voluto alla Camera?

«Mah, ho molto apprezzato la fiducia che mi hanno data. Certo, il mio lavoro era
conosciuto, avranno pensato che potrebbe essere utile».
Il Cinque Stelle vogliono essere presenti negli uffici di presidenza e fra i questori.
Non è normale, con i loro voti?

«Il Pd ha subito incontrato tutti i gruppi parlamentari, compreso il M5S, e ha comunicato l`intenzione di garantire la presenza di ogni gruppo negli uffici di presidenza di Camera e Senato. È normale, ma ci vogliono i voti. Questo vuol dire che noi non ci prenderemo tutto quello che potremmo prenderci con i nostri voti».
Vuole dire che il Pd è ‘generoso’ e può lasciare spazio a altre persone, come è
stato con le presidenze delle Camere?
«Sono due altissime personalità, Boldrini è stata eletta nelle liste di Sel,
Grasso in quelle del Pd, ma non è iscritto. Non si tratta di generosità, c`è la
volontà di coinvolgere i gruppi e di valorizzare la classe dirigente migliore,
che siano persone nuove o non nuove, Anna Finocchiaro per dire è una
straordinaria dirigente politica».
Roberta Lombardi, capogruppo M 5S alla Camera, ha detto che senza diretta
streaming non parteciperanno al l`incontro sulla composizione dell`ufficio di presidenza che lei ha chiesto. Cosa fa, accetta la diretta web?

«La diretta streaming? Ve bene, se queste sono le loro abitudini. Ma mi sembra
di capire che a questa riunione i Cinque stelle non ci saranno».
Ci sarà una forte presenza delle donne negli organi parlamentari, come le hanno
chiesto le senatrici Pd?

«Le donne sono state una grande priorità nelle liste del Pd, infatti sono il
42% dei parlamentari. Quindi useremo gli stessi criteri nei gruppi dirigenti
del Pd di Senato e Camera, anche per i capigruppo».
Il presidenti delle Camere hanno chiesto di ridurre i costi del Parlamento e il
loro stipendio del 30%. Che ne pensa?
«Un`iniziativa importante, che i gruppi del Pd sosterranno in ogni modo».
Quali saranno le prime proposte di legge che presenterete? Il pacchetto sui
conflitti d`interesse?

«Appena il governo consentirà una piena attività del Parlamento bisognerà
mettere in moto misure economiche e sociali, e affrontare la gravissima questione
dei debiti della pubblica amministrazione».
Il Pdl si è vantato di aver sbloccato la questione in Europa con Tajani, è così?
«Mah, Monti in Europa ci aveva lavorato molto in questi mesi. E insieme a
queste misure devono partire subito delle riforme strutturali: anzitutto, legge
elettorale, conflitto d`interesse e una buona legge anticorruzione».
Questi lavori parlamentari potrebbero partire anche con una proroga del governo Monti, come dicono i grillini?
«Per far andare avanti spedito il Parlamento serve un governo con una maggioranza
indispensabile. Il governo è un attore del Parlamento, e senza maggioranza,
come si fa?».
Lei è stato uno dei mediatori del Pd con i Cinque stelle, che idea si è fatto?
«Abbiamo avuto un rapporto molto civile e trovato un accordo sul metodo,
sia per avviare subito la vita del Parlamento, sia sul ‘pluralismo’ nei consigli
di presidenza».
Invece sulla presidenza del Senato Monti si è intestardito e non c`è stata possibilità di intesa. Un peccato?
«Non mi aspettavo proprio che Scelta Civica non votasse Grasso. È sbagliato
dare valenza di parte a una persona come lui, che ha fatto tanto per il nostro
Paese, non era il caso di porsi con equidistanza fra due candidati. ».
E Berlusconi, è ancora lì…
«Berlusconi? Sono vent`anni che infesta la politica italiana».


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