Mi ha molto colpita un’ importante intervista a Imen Ben Mohamed, tra le componenti dell’Assemblea Costituente tunisina che ha approvato il nuovo Statuto, apparsa oggi su Donneuropa. La nuova Costituente – adottata alla fine di gennaio ed entrata in vigore tre giorni fa- per la prima volta sancisce l’uguaglianza di uomini e donne davanti alla legge e ha instaurato la libertà di coscienza. Un traguardo raggiunto grazie al fatto che dell’Assemblea costituente fanno parte molte donne, merito anche di una legge elettorale che prevede l’alternanza di genere al 50% la quale ha permesso una rappresentanza femminile in Assemblea al 30%. Ora per le prossime elezioni in Tunisia si sta discutendo per riuscire ad introdurre un’analoga alternanza di genere tra i capilista. Una norma che auspichiamo anche per l’ Italia. L’impegno, la disponibilità a lavorare, la competenza delle donne è molto alta ed è una risorsa importante su cui investire per il rilancio del Paese. Per questo serve una legge che garantisca al contempo la rappresentatività delle donne e la possibilità di affermare la propria competenza. Una legge che consenta davvero il raggiungimento di una rappresentanza paritaria di uomini e donne non solo nelle liste, ma tra gli eletti in Parlamento.

Ne Parlano