‘Mi addolora profondamente la notizia della morte di Gianni Borgna che per molti decenni ha segnato la storia culturale e artistica di Roma, quando la Capitale era un faro per l’Europa e il mondo intero guardava al nostro Paese come centro della cultura e delle bellezze artistiche’. Così il senatore Raffaele Ranucci ricorda Gianni Borgna, critico musicale, saggista e assessore alla Cultura del Comune di Roma nelle giunte Rutelli e Veltroni scomparso oggi dopo una lunga malattia. ‘Grande testimone della vera, profonda cultura italiana ed europea – sottolinea l’esponente – Borgna ha rappresentato la Roma degli anni d’oro, in cui la cultura era davvero al massimo dello splendore ed era stimolo per una città che viveva sotto l’aspetto artistico – culturale la sua fase più prolifica. Come dimenticare, poi, il suo contributo da critico musicale proprio nella settimana del Festival di Sanremo, che lui stesso da intellettuale di sinistra aveva di fatto sdoganato non solo con la pubblicazione di vari volumi sul tema, a cominciare da ‘La grande evasione. Storia del Festival di Sanremo, 30 anni di costume italiano, ma soprattutto con il suo lavoro di esperto di musica, diffondendo la conoscenza, dando spazio ad artisti emergenti e conducendo mirabilmente la direzione dell’Auditorium”. ‘La sua scomparsa impoverisce immensamente il mondo della cultura, della musica e dell’arte’ conclude Ranucci.

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