”E’ importante che il Consiglio Europeo metta al centro, tenendoli insieme, il rilancio dello sviluppo, il ruolo dell’industria, energia e clima. Non sono temi in contraddizione tra loro ma inseparabili se si vogliono creare occasioni di lavoro fondate su innovazioni e sostenibilita’ .
Abbiamo contribuito ad aprire una fase nuova, in cui non c’e’ piu’ contrapposizione tra il risanamento dei bilanci degli Stati e lo sviluppo. Le riforme annunciate dal governo italiano sono necessarie e in linea con gli indirizzi fissati dall’Unione Europea. A questo proposito, e’ opportuno ricordare che, in base a quanto indicato dalla Commissione Europea, anche la Germania dovrebbe orientare le priorità strategiche verso il rafforzamento della domanda interna e della crescita a medio termine. Per vincere le sfide del terzo millennio, e ancor di piu’ per dare all’Unione una rilevanza significativa in politica estera, a partire dalla crisi in Ucraina e dalla complessa evoluzione delle rivoluzioni per la democrazia nella sponda sud del Mediterraneo, serve un’Europa diversa, non intergovernativa ma democrazia sovranazionale. L’Italia, che sta ricostruendo la sua credibilita’, puo’ avere un ruolo da protagonista in questo processo”.

Ne Parlano