‘Rispetto le opinioni della senatrice Lanzillotta, anche se non le condivido. La invito però la prossima volta a farci comprendere quale sia la sua proposta sulla parità di genere, perché francamente non ho capito’. Così la senatrice del Partito Democratico Emilia De Biasi, bersaglio dell’invettiva sessista del senatore Di Maggio e prima firmataria della lettera del Gruppo Pd al presidente del Senato per chiedere di intervenire sulla vicenda, in merito alle posizioni assunte dalla senatrice Lanzillotta.
‘Non ha sottoscritto la legge in discussione e poi ha attaccato la mediazione raggiunta, che ci ha fatto fare un passo in avanti – ha sottolineato la De Biase – Ha criticato il dibattito svolto al Senato parlando di retorica e poi ci ha raccontato che la parità si raggiunge con scelte di politica sociale, economica e di bilancio. Aspetto le sue proposte, finora latitanti. Oggi con il voto al Senato si é sbloccata la paralisi sulla parità dopo il voto alla Camera. Ora possiamo ricominciare il cammino della parità nelle istituzioni, fondamentale per costruire un progetto politico di libertà femminile, che é lavoro, welfare, ma anche diritti civili e accesso al potere’.
‘È una battaglia che possiamo condurre con quella parte del mondo maschile che, indipendentemente dalle appartenenze politiche, preferisce – conclude l’esponente pd – la condivisione all’insulto sessista, e vuole costruire un mondo fatto dal dialogo fra donne e uomini’.

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