La bacchettata del capogruppo dem
Estratto dall’intervista di luigi Zanda a il Corriere della Sera

‘Su questo punto il presidente del Consiglio è stato male informato. Devo dire, onestamente, di non aver mai sentito nessun senatore del Pd mostrare una qualche nostalgia per la perdita dell’indennità. E so che nessuno di loro lo pensa. Ecco, io credo che su questo punto il presidente del Consiglio deve essere stato male informato’. Lo afferma il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, intervistato dal Corriere della Sera. ‘Il dibattito sulla Riforma del Senato ha avuto in molti momenti toni sbagliati. Io ho sentito parlare di regime, di svolta autoritaria e di altro ma queste parole a uno come me, che crede fermamente nei principi democratici e repubblicani, fanno male. Fanno più male di un inciso sull’indennità’. Sulla legge elettorale, Zanda dice: ‘«Io credo che sia legittima l’aspettativa di chi vuole vedere aumentata la soglia del 37,5%, oltre la quale scatta il premio di maggioranza, oppure ridotta e unificata, al 4-5% la soglia bassa di sbarramento. E altresì legittima l’aspirazione di chi vuole mantenere il ballottaggio, di chi chiede norme sulla protezione di genere e che consentano a un elettore di scegliere il parlamentare’. Il capogruppo dem sostiene inoltre ‘di preferire i collegi alle preferenze’ e che su questo bisognerà comunque ‘trovare il punto di mediazione’.

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