Le commissioni Industria e Ambiente del Senato hanno approvato ieri notte un emendamento del Pd, concordato con il governo, sull’uso dei richiami vivi che prevede ancora la possibilità delle deroghe alle regioni per il loro utilizzo. Norma questa su cui lo stesso Pd si è spaccato. L’emendamento in particolare consente il rilascio dell’autorizzazione regionale per impianti di cattura per uccellini che poi saranno usati come richiami vivi. Inoltre l’emendamento dispone che ‘le disposizioni di dettaglio relative alle regole del prelievo sono disposte con un dpcm su proposta della Conferenza Stato-Regioni e sulla scorta di un parere tecnico reso dall’Ispra’.  ‘L’emendamento – commenta Monica Cirinnà – è stato approvato nonostante il parere contrario anche di molti senatori del Pd, compreso il mio. Sono certa che questo testo di riformulazione non salverà l’Italia dalla procedura d’infrazione europea. Abbiamo perso l’occasione, da presidenti di semestre, di fare bella figura, continuando a condannare migliaia di piccoli animali a una vita in detenzione, e sofferenze solo per accontentare la lobby venatoria ormai minoritaria nel paese ed antistorica. L’Italia torna indietro: consente la caccia alle nutrie, permette di sparare agli animali sulla neve e di aumentare il numero delle pallottole che possono tenersi in canna. Sono certa che la Commissione Europea confermerà la procedura di infrazione già aperta contro l’Italia, dalla quale potevamo salvarci se avessimo mantenuto il testo originario proposto dal governo nel decreto competitività che vietava le catture e l’uso delle reti’.

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