‘Accolgo con rispetto l’indicazione del senatore Chiti perché le votazioni’ degli articoli del ddl sulle riforme ‘terminino l’8 agosto, dopo una ragionata e molto consistente riduzione degli emendamenti. Poi se il voto finale dovesse svolgersi nei primi giorni di settembre non lo considererei un evento traumatico. Ma questo richiede una condivisione di tutti i gruppi ‘. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama dopo la proposta illustrata dal senatore Chiti. ‘Questo dibattito potrebbe diventare uno scontro non ragionevole, potrebbe eliminare un confronto costruttivo e trasformarsi in un muro contro muro con effetti gravi come l’inasprimento dei rapporti politici con conseguenze su tutta l’attività parlamentare e non solo sulle importantissime riforme’. ‘Ho già più volte espresso la necessità che il dibattito torni a concentrarsi sulle grandi questioni oggetto di modifica della nostra Costituzione. Perchè sulle diverse opinioni è necessario confrontarsi con spirito costituente, ovvero con la volontà di ascoltarsi e sapendo che la democrazia consente un solo metodo di scelta, quello del voto e, con esso, quello della definizione di una maggioranza e di una minoranza. Perché questo obiettivo possa essere raggiunto, deve esserci una profonda revisione della politica emendativa di questa prima fase, una consistente riduzione del numero degli emendamenti e un calendario dei lavori che verrà definito nelle sedi opportune ma che, a mio avviso, potrà certamente prendere spunto dalle indicazione del senatore Chiti’.

Ne Parlano