‘Ha fatto molto bene il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a chiarire che il dibattito sull’articolo 18 è un inutile e sterile evergreen dell’estate. Non è il problema del nostro mercato del lavoro, perché riguarda, attraverso il contenzioso, 3000 persone all’anno. Al contrario, il disegno di legge delega, in dirittura di arrivo in Commissione Lavoro al Senato, è un riforma complessiva che riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali, il disegno di vere politiche attive per l’impiego e l’introduzione del contratto a tutele crescenti per l’accesso al lavoro, anche per evitare veri e propri abusi come le false partite IVA’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.

‘Per rilanciare l’occupazione – prosegue Parente – in Italia è fondamentale guardare in faccia le questioni vere, come la necessità di creare un’Agenzia nazionale per l’impiego e ammortizzatori solidi a supporto di tutti quelli che cercano o perdono il posto. Inoltre è necessario fare in modo che scandali come quello dell’utilizzo di appena il 6% del Fondo Sociale Europeo non si ripetano più. E’ giusto ispirarsi al modello tedesco – conclude la senatrice Parente – sia per le politiche attive, sia per il ruolo centrale che lo stato esercita e anche per la compartecipazione dei lavoratori nelle imprese’.

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