‘Il disegno di legge delega sul lavoro è un tassello importante sulla strada delle riforme, processo al quale ho partecipato in Commissione Lavoro e al quale continuerò a partecipare attivamente. Oggi ho tuttavia deciso di farmi sostituire in Commissione Lavoro da un altro senatore del Pd, garantendo in questo modo i numeri ma esprimendo anche la mia perplessità sull’emendamento all’articolo 4. L’emendamento del governo sul riordino delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva, infatti, non presenta a mio avviso un punto di caduta certo, non indica, sia pure secondo i principi della delega, una direzione precisa ma lascia aperta la strada a soluzioni che potrebbero essere tra loro opposte’. Lo dice la senatrice del Pd Erica D’Adda. ‘C’è spazio quindi – prosegue D’Adda – per un lavoro parlamentare d’Aula, nel quale mi impegnerò in prima persona, indirizzato ad un miglioramento incisivo rispetto ai contenuti dei futuri decreti attuativi, considerando anche che saranno decreti legislativi sui quali le commissioni parlamentari competenti potranno svolgere solo una funzione consultiva. Ad essere fondamentale, tra l’altro, sarà la tempistica della decretazione: l’emanazione dei decreti dovrà essere simultanea, per consentire che le politiche attive sostengano gli eventuali interventi di possibile ulteriore precarizzazione o revisione delle tutele dei lavoratori. Senza politiche attive contemporanee alla riforma della regolazione non migliorerà l’occupazione e la crescita del Paese’.

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