‘Occorre arrivare quanto prima a una revoca delle sanzioni, ma questa soluzione deve essere condizionata ad un cessate il fuoco duraturo ed effettivo e al raggiungimento di un piano di pace per tutta l’area in grado di far cessare uno scontro in cui tutti hanno molto da perdere’. Lo ha dichiarato il senatore Salvatore Tomaselli, capogruppo Pd in commissione Industria, intervenendo in aula dopo l’informativa del ministro Guidi sulle sanzioni per la crisi ucraina e le ritorsioni commerciali decise dalla Russia.
‘Non possiamo sottovalutare le ripercussioni delle sanzioni sull’Italia, poiché – ha spiegato il parlamentare Pd – l’export rappresenta un tassello fondamentale della nostra economia. Il rischio concreto è rappresentato dall’alta quota di export di prodotti alimentari, settore in cui si sono concentrate le contro-sanzioni russe. Un altro settore colpito è quello della moda, dei beni di lusso in particolare, mentre non è da sottovalutare anche l’impatto su quello del turismo. Fra i beni di maggiore importanza strategica, per l’Italia e per l’Europa, ci sono quelli energetici, in particolare il gas’.
‘L’Europa, e l’Italia con essa per le responsabilità che detiene in questi mesi – ha detto ancora Tomaselli – ha un ruolo decisivo nel governare una così delicata fase promuovendo con fermezza e determinazione una strategia di pace fondata sull’equilibrio tra realtà geopolitiche e potenze economiche così grandi e importanti come il Vecchio Continente e la stessa Russia; tutto ciò nella consapevolezza – ha concluso il senatore democratico – che non c’è realismo politico o interesse economico che possa essere privilegiato rispetto a principi inderogabili quali il rispetto dei diritti umani, la intangibilità dei confini di uno Stato, la pace e il rifiuto dell’uso della forza’.

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