‘La delega sul lavoro può essere importante e decisiva oppure l’ennesima occasione persa e addirittura dannosa. L’esito dipende dai contenuti della riforma e da come correggeremo e rafforzeremo alcuni articoli. Nel documento finale della direzione del Pd di ieri c’è scritto che servono ammortizzatori universali e che va disboscata la selva di contratti atipici per arrivare a poche essenziali forme contrattuali. Tra queste il contratto a tempo indeterminato va reso prevalente, diventando il più conveniente per imprenditori e lavoratori’. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Francesco Verducci.
‘Su alcuni di questi punti – continua – ho presentato in Senato emendamenti firmati da tanti colleghi in modo trasversale e penso siano decisivi per la riforma. Inoltre nel documento c’è scritto, ed è stata una richiesta fortissima di noi di ‘Rifare l’Italia’, che dovranno essere rafforzate e specificate le possibilità di reintegro in caso di licenziamenti discriminatori e disciplinari. E’ un punto decisivo perché oggi ci sono diritti solo sulla carta, non esigibili. Abbiamo chiesto e ottenuto che la delega venga corretta e bene indirizzata verso un ampliamento dei diritti rispetto a quanto c’è finora. Per questo ho votato a favore. Non è un caso che oggi contro quel documento abbiano inveito Brunetta e Romani. Per questo penso che dovremmo smetterla con atteggiamenti autolesionistici e lavorare per rivendicare un provvedimento che può dare tutele a chi non ne ha. La sfida è fare in modo che nel complesso della delega e dei suoi decreti attuativi ci siano più diritti per più lavoratori rispetto ad oggi – conclude Verducci – e maggiori possibilità di buona occupazione per più persone rispetto ad oggi. È una sfida difficile ma necessaria, e penso che il Pd e il Paese la possano vincere’.

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