Ministro non faccia forzature, in Senato c’è testo approvabile a larga maggioranza
“Sarebbe altamente consigliato che il ministro Alfano non desse seguito all’annuncio di voler inviare una direttiva ai prefetti affinchè intervengano sui sindaci per impedire il riconoscimento di matrimoni tra persone dello stesso sesso svoltisi all’estero. Si tratta infatti di un’azione che andrebbe contro l’autonomia dei sindaci e contro il Parlamento. Il ministro dell’Interno dovrebbe ben sapere che l’apparato istituzionale italiano è fondato su un solido sistema delle Autonomie locali che vanno rispettate dallo Stato centrale. A meno che non si voglia aprire una pericolosa stagione di conflitti di attribuzione. Entrare a gamba tesa sulle decisioni dei singoli sindaci o, peggio ancora, mobilitare tutti i prefetti italiani per fare i cani da guardia dei primi cittadini non può essere l’attività promossa da un ministro della Repubblica. Per di più prendendo una posizione che contrasta con il lavoro che sta svolgendo in Parlamento. Il Senato infatti sta da tempo lavorando con larga convergenze su un testo sulle unioni civili che nel giro di qualche mese potrebbe arrivare al voto finale”. Lo dichiarano le senatrici del Pd Monica Cirinnà, relatrice del provvedimento, e Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato.

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