‘Opporsi all’abolizione dell’articolo 18, o comunque a un suo ridimensionamento ai minimi termini, corrisponde all’esigenza di tutelare garanzie individuali e spazi di libertà economica, professionale e soggettiva del lavoratore dipendente. Per converso, la rinuncia nei fatti all’articolo 18 comporta un grave arretramento sul piano dei diritti della persona. Il licenziamento illegittimo, infatti, intacca quello strumento di protezione del lavoratore dall’arbitrio all’interno della struttura gerarchica dell’azienda’. Lo afferma il senatore del Pd Luigi Manconi. ‘Il rapporto di lavoro – precisa Manconi – è un rapporto asimmetrico di potere, dove l’imprenditore si trova in una posizione di vantaggio. Ma in uno stato di diritto non esistono né possono esistere poteri assoluti: di conseguenza, la giusta causa deve rappresentare un limite a quell’esercizio discrezionale dell’autorità altrimenti assoluto. E ciò a garanzia non solo dei diritti ma anche della stessa dignità della persona’, conclude il senatore Pd.

Ne Parlano